mercoledì 23 febbraio 2011

°*°Per amore d'amicizia°*°

Il titolo riassume quello che c'è dietro questa mia creazione.
Una fanciulla, in quel di qualche mese fa...


...mi scrisse che voleva fare un regalo personalizzato ad
una sua cara amica, per ringraziarla e sdebitarsi.
Nella lunga mail, mi raccontò che questa amica, disegnava gioielli.


E che portava sempre con sè, un notes ed una matita
per imprimere su carta, le tante belle idee che le gironzolavano per la testa.


Così è nata questa textile-cartellina,
che, una volta aperta, presenta sul lato sinistro...


...una "patella" pronta ad accogliere
nuovi schizzi e disegni con idee da realizzare.


Mentre sul lato destro, accoccolato in una comoda tasca decorata...

...c'è il notes pieno di fogli da riempire.
La matitina se ne sta placida nel suo cilindro a crochet, in attesa del guizzo giusto che la farà danzare sulla carta bianca.
Proprio come se quest'ultima fosse una pista di ghiaccio, e la grafite la lama di un pattino pronto a lasciare, con le sue danze, i suoi segni e i suoi solchi.


Io spero di aver contribuito ad aver aiutato la fanciulla che m'ha scritto,
a lasciare un segno e un solco il più nel cuore della sua amica.


Già cucire e creare, di per sè, mi riempie di gioia,
ma quando ciò che ci sta dietro è una bella storia di amicizia e gratitudine,
anche il mio ago danza e va che è una meraviglia...

lunedì 21 febbraio 2011

Monotinta e tante tinte variopinte.


Dopo tanto abbondare di colore, proposto nei precedenti post, ammorbidisco un po' il tiro, pubblicando i lavori creati per la scheda craft di Dolce Attesa (mensile di maternità).


Questo è un cappellino con orecchiette (no, le cima di rapa non ci sono) che ho crochettato per la proposta di gennaio...


...mentre questo fiorellino bianco, è uno step della
proposta di febbraio...



...per decorare una candida fascetta bianca per il giorno del battesimo (ph.Rossana Mungai).
Però, però...


...dicevo...però, però...con tutto il rispetto per cappellini e fascette immacolate, io senza il colore non je la fo'.
E neanche senza i miei pallini, fronzolini, bottoncini...


...perché, se ognuna è il risultato di ciò che è,
anch'io ho bisogno di esprimermi per quella che sono.
E allora, lasciatemi immaginare con le mie corte chiome in crescita, non adornate da fascette monotinta, ma tutte tempestate di fronzoli un po' decòr e molto colòr !

sabato 12 febbraio 2011

°*°Oui, click°clack°*°

Ultimamente devo essere stata ammaliata da MoNdoBoRseTTa.
Dopo il portadocumenti
(che va in borsetta), il portacreditcard (che va in borsetta), e ancora prima il portafogli, vari taccuini ed emergenze da borsetta
(ho forse ripetuto troppo la parola borsetta?)...

...ecco, appunto, dicevo...
ci si fa un bel portaspiccioli?
Che poi di tutte queste cose in borsetta io non ne ho neanche una...


...perché (fortunatamente) mi sono state commissionate ed alcune le ho regalate.

Non è che esiste per niente il detto del calzolaio con le scarpe rotte.
Ed io non voglio fare crollare questa certezza ben radicata nelle frasi popolari :-)


Per fortuna però a riempire la mia borsetta, ci pensano le amiche.
Ed allora, se è vero che dentro non ho nulla di mio, ho tante deliziose cosuccie di altrettanto deliziose amichette.
Borsette e amichette...uhhhhhhhhhhhhhhh, mi piace !!!

mercoledì 2 febbraio 2011

Voi credete, ma invece...


Chi bazzica in questo blog, da qualche tempo,
starà pensando tel chi un alter art-journal
(traduzione dal milanese all'italiano: ecco qui un altro art-j.)


E invece, invece no (come cantava un Bennato d'annata):
quello che oggi vi mostro...


...è un porta-documenti.
Tre taschine, tre scomparti, una tascona. Che ora vi racconto.


Qui si vede la prima taschina dove ho infilato la mia carta-d'identità-ancora-vecchia-maniera...


...per non parlare della mia patente, che più che vintage è un vero reperto archeologico!
Vi risparmio la foto che risale a un bel 27 anni fa...
mizzzzzzzzzzega !!!



Terza bustina e terzo scomparto. Alzi la mano chi non ha mai ricevuto l'immaginetta di un santino?
Sulla destra, si vede invece, spuntare il mio libretto della macchina.
Questo rispetto ai documenti precedenti odora meno di jurassico.


Poi, come tante cose, questa creazione nasce per essere un portadocumenti, e magari, si trasforma in contenitore di ricette mediche, carte dei baci Perugina, gratta e perdi, post-it sbiaditi, e liste spesa dimenticate.


Vorrà dire che vivrà un po'di crisi d'identità: ogni tanto proverà ad essere un portadocumenti,e talvolta sarà solo un ricettacolo di poltiglia da borsetta.


Concludendo: come dice ella?
Cotto e mangiato?
Io, invece: impacchettato e spedito.
Naturalmente...
senza santini, nada documenti, e nemmeno foto da centospaventi ;-)