domenica 30 giugno 2013

Capita che...

Capita che abbia con me l'uncinetto, per riempire alcuni momenti morti (un'attesa generalmente).
Capita che, tra maglie alte e basse, mi veda spuntare tra le mani forme casuali (il famoso freeform) ...
... da declinare ad abbellimenti di vestiti e vestitini...
 ...oppure a bijoux, dai colori un po' più smorzati rispetto alle mie tavolozze-colore.

 
Immagini tratte dalla mia board di Pinterest "La mia merceria vintage".Per la fonte delle foto, click sulle immagini nella board.
Capita che proprio mentre io stia pensando alla mia merceria dei sogni, che immagino ridondante di pizzi, trine e merletti...

... io riceva una mail da un responsabile Coats, che vuole omaggiarmi di una confezione in edizione limitata.
Non mi ha chiesto di pubblicizzarla, mi ha chiesto solo l'indirizzo per spedirmela, perchè apprezza le cose che faccio (muchas gracias!)

E capita proprio perché lui non mi chieda nulla in cambio, che io qui pubblicizzi Coats.
Alcune mie amiche, hanno la fortuna di collaborare con questa nota marca, io continuo a sognare, di riempire in futuro gli scaffali della mia merceria creativa, con tanti filati e rocchetti colorati.
Capita che si siano fatte quasi le 19, ed è ora che io comincia a pensare a cosa arrabbattar per cena ...
Che poi alla fine, gira e rigira, son sempre quelle 2/3 cose che proprino a tavola.
Forse occorre che io comincia a studiarmi l'altra mia board di Pinterest, chiamata "Miammm, miammm"-
Zero voglia.
(ma tonno e bresaola, non vanno bene uguale?)







venerdì 7 giugno 2013

L'apparenza inganna.

Perché questo titolo? Perché chi conosce le cose che realizzo, penserà che questo sia l'ennesimo art-journal che vado propinando...
E invece, invece no (come da Bennato d'annata).
Trattasi di astuccio creativo, che volle-fortissimamente-volle, una maestra di elementari.
Sulla copertina, ecco fare capolino un taschino per taccuino (tripla rima baciata, olè!).

Una volta aperto l'astuccio, ecco tutto l'ambaradan del caso.
Vi risparmio il pippoto, con la rava e la fava, è tutto scritto sulle foto.
 Nel dettaglio, la parte sinistra di un'ala dell'astuccio...
...con mini astuccetti estraibili, perché la maestra mi ha fatto l'elenco di tutte le cosine che voleva avere con se'. 
E, per la cronaca, mica 2 robette...ecco qui le sue millemila richieste:
colori a pastello e pennarello
penna nera e soprattutto rossa 
nastro adesivo e colla
bianchetto
piccola spillatrice é relative puntine
matita gomma temperino
graffette colorate
piccolo evidenziatore
timbrini (per dare i voti ai bimbi: a ogni timbro corrisponde un voto)
piccolo taccuino
qualche adesivo o pupazzetto (tipo quelli che escono dall'uovo kinder) per premiare qualche bimbo in modo speciale
 piccole coccarde a mó di medaglia sempre per premiare i bimbi.
...mizzzzzzzzzzzzzzzega, m'è preso un colpo quando ho letto tutta la lista !!! 
                                       
Ma, cicca, cicca, ce l'ho fatta a farci stare tutto.....
...ciàpa su, e porta a cà, come disèn a Milàn!
Non è stata proprio una passeggiata di salute, ma...obiettivo raggiunto e maestra soddisfatta.
Nei miei ricordi di scolaretta, la Rosa Tuzza (nome della mia maestra che fu), non aveva nulla di colorato sulla sua cattedra. 
Anzi si: me! 
Essendo sempre stata io, piccina e minuta, lei, quando m'interrogava, mi metteva sulla cattedra, per vedermi meglio! Giuro, non scherzo.
Vabbuò, bando alle reminiscenze, si è fatta una certa, e vo' a preparar cena :-)
Ps: in concomitanza con questo post, oggi è finita la scuola!
Quando si dice, la combinazione ;-)